Il governo Renzi adotta misure urgenti per il contrasto al terrorismo. Giro di vite sulla rete.
Il Consiglio dei Ministri ha appena adottato misure urgenti per il contrasto al terrorismo. Lo schema di decreto-legge contiene numerose misure che impattano profondamente sulla rete e sui diritti digitali. I provvedimenti che hanno un effetto più diretto sulle politiche digitali e sulla governance di Internet sono i seguenti:
- aggravamenti delle pene stabilite per i delitti di apologia e di istigazione al terrorismo commessi attraverso strumenti telematici;
- la possibilità per l’Autorità Giudiziaria di ordinare agli internet provider di inibire l’accesso ai siti utilizzati per commettere reati con finalità di terrorismo, compresi nell’elenco costantemente aggiornato dal Servizio Polizia Postale e delle Telecomunicazioni della Polizia di Stato. Nel caso di inosservanza è la stessa Autorità Giudiziaria a disporre l’interdizione dell’accesso ai relativi domini internet.
Vista l’importanza assunta dalle agenzie di intelligence nell’arena dell’Internet governance nell’era post-Snowden, sono significative anche le misure che estendono i poteri e le immunità degli agenti segreti
- la semplificazione, nel rispetto del Codice della privacy, delle modalità con le quali le Forze di polizia effettuano trattamenti di dati personali previsti da norme di regolamento, oltre a quelli contemplati da disposizioni di rango primario;
- l’ampliamento delle “garanzie funzionali” riconosciute agli appartenenti ai Servizi di informazione,escludendo la punibilità di una serie di condotte in materia di terrorismo (diverse dai reati di attentato o di sequestro di persona), commesse dal personale delle Agenzie di intelligence per finalità istituzionali e previa autorizzazione del Presidente del Consiglio dei Ministri.
- la possibilità per il personale dei Servizi possa deporre nei procedimenti giudiziari, mantenendo segreta la reale identità personale;
- la possibilità per le Agenzie di intelligence, consentendo loro, previa autorizzazione dell’Autorità Giudiziaria, di effettuare, fino al 31 gennaio 2016, colloqui con soggetti detenuti o internati, al fine di acquisire informazioni per la prevenzione di delitti con finalità terroristica di matrice internazionale
Un effetto più indiretto lo avrà il provvedimento che prevede di punire penalmente anche chi si auto-addestra alle tecniche terroristiche, visto che l’auto-addestramento consiste essenzialmente nel procacciarsi informazioni e istruzioni, generalmente online.